Un importante convegno di studio e confronto si è tenuto questa mattina a Cisterna, nell’ambito della seconda edizione della Festa dei Popoli.
“Prove d’integrazione. Il palcoscenico sull’immigrazione del territorio di Cisterna di Latina e Provincia” ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni pubbliche e private operanti nel settore dei servizi sociali e dell’immigrazione, rappresentanti delle scuole, esponenti del mondo del volontariato, rappresentanti delle comunità etniche presenti sul territorio comunale e provinciale.
L’incontro, svolto nella Sala delle Statue del palazzo comunale, si è aperto con i saluti del Sindaco Mauro Carturan, dell’Assessore alle Politiche Sociali Alfredo Cassetti e del Presidente della Commissione Servizi Sociali Antonio Lucarelli.
“Sono orgoglioso ed onorato – ha detto il Sindaco Mauro Carturan – dell’alto profilo dei temi affrontati in questa sede e della qualità dei relatori. L’integrazione, qui a Cisterna, non è un miraggio ma una realtà. Cisterna è una città aperta ed ospitale. E’ essa stessa frutto di ripetute ondate migratorie, dal nord e sud d’Italia, dalla Tunisia, oggi dai vari continenti. E’ forse proprio questa esperienza e consapevolezza che il contributo alla crescita e sviluppo della città può provenire da chiunque abbia voglia di partecipare con le proprie energie ed idee, che ci rende particolarmente attenti e sensibili a conoscere ed aprirci alle altre culture del mondo”.
La dottoressa Paola Corsetti, responsabile dei Servizi Sociali ha illustrato gli interventi finora realizzati dall’assessorato per migliorare la qualità di vita degli immigrati. L’assistente sociale Paola Timotini e Charles Chukwubike, rispettivamente coordinatrice e mediatore culturale della Maison du Monde, hanno spiegato la tipologia di interventi e servizi che dal 2001 offre il servizio agli immigrati, ma più in generale a tutti coloro, immigrati e non, che ne facciano richiesta.
La dottoressa Giuseppina Careca (ASL Latina) ha illustrato come negli ultimi 10 anni gli immigrati in provincia siano raddoppiati passando dai 10.020 del ‘98 ai 24.237 del 2007, e rappresentano una grande forza lavoro che incide in maniera determinante sullo sviluppo dell’economia locale. “Nonostante ciò - ha detto la dottoressa Careca - non si può ancora parlare di vera integrazione e permane una carenza di conoscenza dei diritti. Tutto ciò si traduce in una scarsa fruibilità dei servizi in particolare quelli sanitari e socio sanitari. Sotto il profilo normativo tutti gli immigrati, sia regolari che irregolari, hanno diritto d'accesso ai servizi sanitari. Dal 2001 è attivo un ambulatorio aziendale per Stranieri Temporaneamente Presenti con l’obiettivo di dare una risposta alla domanda sanitaria e divenire nel contempo un punto di riferimento e di orientamento per i cittadini stranieri non comunitari irregolari. Attualmente, grazie al partenariato fra ASL, associazioni di Volontariato Famiglia Migrante e ANOLF, gli ambulatori S.T.P. sono presenti a Latina, Aprilia, Pontinia, Sabaudia, Terracina. Le patologie più frequenti sono da ricondurre alle disagiate condizioni di vita e abitative a cui gli immigrati sono sottoposti”.
La dottoressa Ginevra De Maio, redattore del Dossier Statistico sull’Immigrazione della Caritas/Migrantes ed Osservatorio Romano sulle Migrazioni Caritas di Roma, è intervenuta sul tema della presenza e dell’inserimento degli immigrati in Italia e nell'area romano-laziale.
Anche la Provincia di Latina, di concerto con la Prefettura, è attualmente impegnata sul fronte dell’immigrazione con vari progetti illustrati dal dottor Guglielmo Bove, tra i più rilevanti c’è sicuramente la sala operativa sociale “Angeli Custodi” per arginare il fenomeno della marginalità tra gli immigrati.
Il dottor Godwin Chukwu, presidente dell’associazione BaoBab e membro della Federazione della Diaspora africana di Roma e del Lazio ha spiegato l’importante ruolo svolto dal mediatore culturale, figura più che mai determinante nel processo di integrazione e vero e proprio costruttore di ponti tra le diverse culture.
“I numeri parlano chiaro – ha detto Ettore Benforte riguardo all’integrazione sociale e scolastica dei minori stranieri -. 500.937 minori nelle scuole d’Italia, 60.000 minori nel Lazio ed oltre 3.500 nella nostra provincia, con un’incidenza sul totale degli alunni del 3,9% ed a Cisterna del 6,5% tra i minori nelle scuole dell’obbligo (3,6% nel Lazio, 3,8% in Italia). E’ una realtà da non sottovalutare. L’inserimento e l’integrazione dei minori extracomunitari avviene principalmente attraverso la scuola, che è, per bambini e ragazzi, lo spazio più ampio e diversificato di socializzazione. Ci sono opinioni diverse, ma dal mio piccolo osservatorio di insegnante - ha detto Benforte - non ho dubbi. I figli degli immigrati parlano già perfettamente il dialetto locale prima ancora che la nostra lingua nazionale, mischiano i loro giochi con i nostri, il loro sorriso con quello dei nostri stessi figli ed io, oggi, non sono in grado e non voglio più distinguerli, né a scuola né altrove”.
Al termine del convegno si è tenuta una piccola cerimonia di consegna degli attestati a coloro che hanno frequentato il terzo corso per badanti.
Questi i neo diplomati bandanti: Ben Haj Lobna, Ellili Leila, Kaur Harjeet, Lasmane Khaddouj, Imudia Faith, Nnaji Chizoba Bibian, Offeh Deborah, Ohagwu Chioma, Okorie Rosetta Chiwugo, Omokhoa Iseluona Okaima, Sen Mukta, Badiya Dipali.
Prossimo appuntamento con la Festa dei Popoli è fissato per giovedì 29 maggio alle ore 10 all’istituto scolastico superiore Darby con la scrittrice Ijaba Scego che presenterà il suo libro “Quando nasci è una roulette” sul tema delle seconde generazioni di immigrati nati in Italia.
E sabato 31 maggio, la grande festa finale.
vedi il set fotografico (by G.M.Belli) del convegno
martedì 27 maggio 2008
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